Anche se le prossime votazioni sono amministrative e non politiche, un argomento di amplissima discussione rimane la disoccupazione dei giovani che ha raggiunto livelli tali da prefigurare il salto di una generazione dalla storia economica del Paese con conseguenze drammatiche: <fuga dei cervelli> costati carissimi al Paese, impoverimento delle capacità innovative, ecc.. Un quadro deprimente non solo per i giovani che non hanno prospettive, ma per l’intera società che ha forti difficoltà a mantenere anche il livello di sviluppo di fine ‘900. Ma la fantasia italiana non ha limiti e in questi giorni qualche <mente eletta >ha proposto una soluzione semplice e di effetto sicuro, applicabile immediatamente. Siccome ogni anno ci sono circa mezzo milione di posti-lavoro occupati da immigrati basterà semplicemente convincere i giovani disoccupati ad accettare loro questi posti e il problema del lavoro giovanile è risolto! Semplice no!?
Certo ci sono piccoli dettagli da mettere a punto. Per esempio un giovane laureato è meglio metterlo a scavare con un picone leggero o con un demolitore a aria compressa complicato (si utilizza la laurea) ma troppo pesante? Bisognerà allora selezionare laureati muscolosi magari rari in quel momento. Ma si potrebbe ricorrere a corsi accelerati di fitness ecc. Un altro possibile problema sarà l’uso dei diplomi, publicazioni , attestati, ecc..Ma si potrebbe fare un museo per la conservazione storica del lavoro italiano da far studiare in futuro anche ai non italiani, che nel frattempo andranno avanti e indietro da Marte.
Qualcuno penserà a uno scherzo ma si sbaglia. E’ una proposta concreta che ha innescata sulla stampa nazionale e alla TV una discussione accesa (e allucinante). Quando si dice <Essere Geniali!>. Altro che uovo di Colombo! Si può fare molto di più. Basta una bella faccia tosta e il <Popolo di Eroi, Scienzati .Navigatori, Santi ecc.> diventerà anche un Popolo di facchini qualificati.
Livio Antonelli
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